domenica 1 febbraio 2015

Postcard - Ichimai no hagaki

Kaneto Shindō scrive e dirige il suo ultimo film nel 2010 a 98 anni: Postcard - Ichimai no hagaki e viene scelto dal Giappone come proprio rappresentante agli Oscar (pur non riuscendo a rientrare nella cinquina dei migliori film stranieri). Una carriera la sua durata oltre 70 anni. Nato a Hiroshima nel 1912, il legame con le sue origini lo influenzerà per tutta l’esistenza. Dirigerà poco meno di 50 pellicole e ne sceneggerà più di 200. Molte saranno autobiografiche e I bambini di Hiroshima (Genbaku no ko) del 1952 sugli effetti del dramma del 6 agosto sarà tra i suoi capolavori. Sono storie molto umane le sue, caratterizzate da persone comuni vittime dei potenti o in lotta per la sopravvivenza in una terra ostile come il bellissimo L'isola nuda (Hadaka no shima) del 1960. Si tratta di una pellicola senza dialoghi, un poema disperato ed essenziale che narra la vita di una famiglia, marito, moglie e due figli, su un’isola selvatica priva d’acqua dolce. La scena iniziale con i personaggi che pazientemente trasportano sulle spalle gli 
antichi secchi per bagnare gli aridi campi rimanda come in uno specchio al finale di Postcard, schiene che trasportano simbolicamente il peso dell’esistenza. Ispirato all’esperienza militare del regista, Postcard racconta del destino che colpisce alla cieca generando drammi: chi muore in battaglia lasciando una famiglia a piangerlo e chi torna e vive la colpa di essere sopravvissuto ai propri compagni e non trova nessuno ad attenderlo.

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