sabato 28 giugno 2014

Lupin III

Tra due mesi nelle sale nipponiche (precisamente il 30 agosto) arriva il live action movie di Lupin III. Il film narra le spericolate e comiche avventure del nipote giapponese del ladro gentiluomo più celebre di tutti i tempi Arsène Lupin. Dirige Kitamura Ryuhei.
La storia vede Lupin unire le forze con Jigen, Goemon e Fujiko per rubare un gioiello noto come il “Cuore cremisi di Cleopatra”, custodito in una gigantesca e blindatissima cassaforte.
La banda sfreccerà nell’immancabile Cinquecento gialla, sfoderando pistole e katana. Sulle loro tracce, ovviamente, il testardo Ispettore Zenigata.
Nei panni di Lupin, Oguri Shun, giovane star del Sol Levante, in compagnia dei fidi Jigen e Goemon interpretati rispettivamente da Tetsuji Tamayama e Go Ayano. Mentre Meisa Kuroki ha il ruolo della sexy Fujiko e Tadanobu Asano è Zenigata. Hotei, cantante e chitarrista giapponese, che contribuì alla colonna sonora di Kill Bill ottenendo fama internazionale, ha creato un pezzo strumentale specificamente per il film: “Trick Attack - Theme of Lupin the Third”. L’uscita negli Usa è prevista per il 2015, incrociamo le dita e speriamo che Lupin III arrivi presto anche in Italia!


sabato 21 giugno 2014

La città incantata - Sen to Chihiro no kamikakushi

Chihiro è una bambina di 10 anni, capricciosa e testarda, e si sta trasferendo a malincuore insieme ai suoi genitori: non vuole lasciare la sua vecchia casa e i suoi amici. Lungo la strada il padre imbocca per errore un tunnel misterioso. Pensando di aver trovato un parco divertimenti abbandonato si addentra nel complesso per visitarlo, seguito dalla moglie e da una riluttante Chihiro. Nella città fantasma li aspetta un sontuoso banchetto. I due adulti si gettano famelici sul cibo e vengono trasformati in maiali sotto gli occhi della figlia.
In realtà sono scivolati in un mondo abitato da antiche divinità, esseri magici e governato da una strega malvagia.Per salvare se stessa e i suoi e sopravvivere in quello strano luogo Chihiro dovrà rendersi utile e lavorare.
E dovrà rinunciare non solo alla sua pigrizia, ma alla sua umanità, ai suoi ricordi e addirittura al suo nome. Troverà però un alleato in un ragazzo, l’enigmatico Haku… Il 25, 26 e 27 giugno torna nelle sale italiane, distribuita da Lucky Red, La Città Incantata, il capolavoro del re del cinema d’animazione giapponese Hayao Miyazaki.
La pellicola, Orso d’Oro al festival di Berlino nel 2002 e Oscar per il miglior film di animazione nel 2003, è uno dei maggiori successi della storia del cinema giapponese.
“La città incantata non è un film né satirico né cinico”, ha spiegato Miyazaki. “Ho deciso di scrivere qualcosa per le bambine, in un mondo in cui, tranne pochi ed eccellenti autori, non c’è nessuno che si preoccupa dei loro problemi e delle loro esigenze. Qualcosa al quale potessero fare riferimento quando immaginano il loro futuro ed i loro rapporti con la società. I bambini si stanno consumando in un mondo che li protegge eccessivamente. Chihiro soffre della stessa sindrome. La rabbia sul suo volto è quella tipica dei bambini che non hanno più tempo per giocare. Ma quando si trova ad affrontare un problema, la combattente che c’è in lei viene in superficie. Non volevo dipingerla come un’eroina perfetta e carina. Il suo fascino doveva scaturire dal suo cuore e dalla profondità della sua anima.
Inoltre, volevo esplorare a fondo l’idea della comunicazione. La forza è nel linguaggio, che è portatore di energia. Nel mondo in cui Chihiro si smarrisce, pronunciare una parola costituisce in sé un’azione chiara e precisa. Oggi, la parola e il linguaggio hanno perso valore e vengono dati per scontati. Ne La città incantata prendere il nome di qualcuno equivale a dominarlo completamente”. Il film parla anche dell’importanza delle proprie tradizioni e radici. “I bambini – sostiene Miyazaki – consumano incessantemente prodotti superficiali che li allontanano sempre più dalle loro radici. Credo che chi ha tagliato i ponti con le tradizioni scomparirà. È ciò che voglio comunicare alle ragazzine di 10 anni. Voglio incoraggiarle e dire loro che se seguono la strada di Chihiro possono avere successo e riuscire nella vita”.
Hayao Miyazaki è stato uno dei pionieri del genere animato. Uno sguardo alla sua filmografia rivela un’incredibile varietà di opere caratterizzate da uniformità di visione e da grande integrità. Produttore, scenografo, regista, scrittore e autore, nella sua lunga carriera, Hayao Miyazaki ha affrontato qualunque tema esplorando toni e registri diversi. Dalla satira all’epica, fino all’elegia, passando da allegri ritratti ai quadri di genere, esprimendo con semplicità passioni e sentimenti dell’animo umano, giocando con i colori e con la fantasia. Miyazaki è stato un autentico artigiano. I suoi film sono paragonabili a edifici monumentali costruiti come le antiche cattedrali con una devozione e un fervore quasi religioso. Il suo lavoro è un tributo al potere di un’immaginazione straordinaria. E proprio la complessità delle opere realizzate, unita all’età avanzata, lo ha portato ad annunciare il suo ritiro dalle attività cinematografiche. La notizia è stata data nel settembre 2013, durante la 70ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, in occasione della presentazione del suo ultimo film Si alza il vento.
Non perdete dunque la possibilità di vedere La città incantata al cinema!

sabato 14 giugno 2014

Madoka Magika – The Movie: La storia della ribellione

L'ultimo capitolo inedito della saga che ha stregato i fan in ogni parte del mondo è in arrivo sul grande schermo: solo per un giorno al cinema, mercoledì 2 luglio. Puella Magi Madoka Magica rappresenta una pietra miliare del genere “maghette” e personaggi fantastici reso celebre da serie tv come Creamy e Sailor Moon. La saga racconta la storia di Madoka Kaname e Sayaka Miki, amiche e compagne di classe che incontrano una creatura di nome Kyubey. Kyubey offre loro la possibilità di realizzare un desiderio a patto di diventare maghe per combattere le streghe che inducono i ragazzi al suicidio. Ma Madoka scoprirà molto presto che essere una maga è molto più complesso di quanto credeva…
Madoka Magica – The Movie: la storia della ribellione
(accompagnato dalla coinvolgente colonna sonora composta da Yuki Kajiura e con un progetto originale che vanta la collaborazione di due maestri dell’animazione giapponese contemporanea, Akiyuki Shinbou alla regia e Gen Urobuchi alla sceneggiatura)
è stato proiettato oltre che in Giappone, anche negli Stati Uniti, Canada, Australia, Corea e Francia raggiungendo un incasso globale di 14 milioni di euro. Questa ultima parte della saga narra di come Homura Akemi non riesca a dimenticare completamente l’amica Madoka Magica (che ha rinunciato alla sua natura umana per salvare le giovani maghe dal destino crudele che le attendeva). Decide quindi di continuare a combattere da sola per la salvezza dell’umanità, nel mondo che Madoka le ha consegnato. Ma le maghe sono state davvero salvate dalla disperazione? Un nuovo destino le attende…

domenica 8 giugno 2014

Giovanni no Shima – Giovanni’s island

Una piccola e incantevole pellicola di animazione uscita in Giappone all’inizio dell’anno diretta da Mizuho Nishikubo da una sceneggiatura originale di Shigemichi Sugita.
Ispirata a fatti realmente accaduti, Giovanni’s island descrive la dura sorte degli abitanti dell'isola di Shikotan.
Con la sconfitta del Giappone dopo la Seconda Guerra Mondiale la piccola isola viene infatti occupata dai sovietici. L’isola è nell’arcipelago delle Curili e si trova nel pacifico settentrionale.
Era una porzione dello storico territorio di insediamento degli Ainu gli antichi abitanti dell'isola di Hokkaidō nel nord del Giappone. 
Oggi è parte della Federazione Russa ma viene ancora rivendicata dai nipponici.
Junpei un ragazzino di dieci anni e Kenta il fratellino di sette vivono sull'isola con il padre Tatsuo e il nonno Genzou.

 
Quando l’Armata Rossa invade l’isola i ragazzini vengono forzatamente separati dai familiari.
Gli orrori della guerra visti attraverso gli occhi dell’infanzia.
E poi l’incontro con una bellissima bambina russa Tanya e lo sbocciare del primo amore tra odio e violenza. 

Realizzato con la tecnica tradizionale Giovanni’s Island mostra che i giapponesi non sono mai scontati e banali ma conservano il giusto tocco, sensibile e delicato, per descrivere sentimenti universali.
Poetico e commovente.