sabato 25 ottobre 2014

Wolf Children - Ame e Yuki i bambini lupo

Wolf Children - Ame e Yuki i bambini lupo (Ōkami Kodomo no Ame to Yuki in lingua originale) è una pellicola di animazione giapponese del 2012 diretta da Mamoru Hosoda e può ritenersi fino a questo momento il suo capolavoro. Dopo aver diretto il sesto film di One Piece: L'isola segreta del barone Omatsuri, Hosoda diviene noto per La ragazza che saltava nel tempo (adattamento del celebre romanzo del 1967 di Yasutaka Tsutsui).
Wolf Children è un’emozionante fiaba sull’amore, la libertà e il rispetto per ogni creatura, umana e animale, che ha ottenuto un ottimo riscontro ai botteghini giapponesi collocandosi al terzo posto negli incassi della stagione. Hana (in giapponese significa fiore) è una giovane universitaria che incontra nell’aula di studi uno strano e solitario ragazzo. I due iniziano ad uscire insieme, s’innamorano e lui si vede costretto a rivelarle il suo segreto. È un uomo lupo, ultimo discendente dell’ormai estinta razza dei lupi giapponesi. Lei malgrado ciò lo ama profondamente e quando scopre di aspettare un piccolo decidono di nascondersi al resto del mondo.
Yuki (neve) è la prima nata, cucciolo mezzo umano e mezzo lupo, e Ame (pioggia) il suo fratellino viene alla luce l’anno successivo. Ma la felicità dell’insolita famiglia è di breve durata, il padre scompare misteriosamente mentre è fuori a caccia per procurare il cibo ai piccoli. Hana dovrà imparare a crescerli da sola, in un mondo ostile agli animali selvatici e alle creature "diverse".
I tre si trasferiranno in un’isolata casa di campagna dove per i bambini sarà più semplice scegliere se vivere da umani o da lupi... Un film commovente e delicato che narra il difficile compito di un genitore. Hana priva di egoismo e possessività educa i propri figli rendendoli liberi di essere sé stessi pur senza nuocere agli altri. Yuki e Ame a loro volta, sotto l’attento sguardo della madre, sviluppano personalità opposte e tentano tra mille gioie e difficoltà di trovare un equilibrio tra l’istinto umano e quello animale. La presenza di una natura arcaica e misteriosa ricorda Hayao Miyazaki ma il film, nonostante lo spunto iniziale, si limita alla concretezza dei rapporti umani e quotidiani, lasciando da parte quel lirismo fantastico che nutre l’opera del maestro dello Studio Ghibli. Ricco di passione e sentimenti.

sabato 18 ottobre 2014

Roma assegna a Takashi Miike il Maverick Director Award

Roma premia Takashi Miike, ormai di casa nella Capitale, (nel 2012 era in competizione ufficiale al Festival diretto da Müller con Il canone del male e l’anno successivo con Mogura no uta - The Mole Song: Undercover Agent Reiji e fuori concorso Blue Planet Brothers) con il Maverick Director Award. Il premio è dedicato ai cineasti che hanno sempre operato “fuori dagli schemi” e Miike ci pare meritarlo ampiamente. È un artista poliedrico, adora mischiare i generi, e davvero prolifico: otto film in quattro anni, due in arrivo nei prossimi mesi. Uno dei quali proiettato in anteprima proprio durante la nona edizione del Festival Internazionale del Film di Roma: Kamisama no iutoori (As the Gods Will). La storia è tratta da una serie manga per ragazzi molto nota in Giappone ambientata tra i banchi di scuola. E per Miike non è insolito gettare il suo sguardo dissacrante e talvolta compiaciuto sulla realtà scolastica.
Shun Takahata è un liceale annoiato dalla monotonia della sua vita.
Un giorno, una bambola Daruma (si tratta di figure votive tradizionali giapponesi che rappresentano il monaco indiano Bodhidharma, uno dei patriarchi del buddhismo) appare in classe annunciando l’inizio di un gioco che costringerà gli studenti a superare prove che li terranno in bilico tra la vita e la morte... L’altra nuova pellicola alla quale sta lavorando dallo scorso aprile è Yakuza Apocalypse, un fantasy-horror-yakuza condito da litri di sangue e azione. Miike, adorato da milioni di giovani spettatori in tutto il mondo per lo stile innovativo e provocatorio, estremo e ironico delle sue pellicole, ha toccato nella sua sterminata filmografia tutti i generi ricomponendoli in mix imprevedibili e spiazzanti.
Considerato da Quentin Tarantino “uno dei più grandi cineasti viventi”.
Discepolo di Imamura Shōhei, dall’esordio del 1991 ha riscritto le regole del cinema popolare giapponese, dando vita a un universo ricco di emozioni violente e contraddittorie tutte in grado di cogliere, con occhio critico e preciso, ossessioni e manie del mondo nipponico.
Nella sua carriera, quasi un centinaio di titoli. Audition (1999) capofila dei suoi horror, con l’inconfondibile approccio brutale e privo di censure e moralismi fu definito “estremo” dallo stesso Marilyn Manson.
Segue il filone degli yakuza movie.
Da Fudoh: The New Generation (1996) alla trilogia di Dead or Alive (1999-2002) all’ultraviolento Ichi the Killer (2001) per citarne solo alcuni. Con Sukiyaki Western Django (2007) Miike dà una sua irriverente versione del western all’italiana. In 13 assassini (2010) e Hara-Kiri: Death of a Samurai (2011) Miike compie un salto nella tradizione del jidaigeki, il cappa e spada giapponese: amore che genera vendetta e giustizia che genera violenza. (Cinemonitor)

venerdì 10 ottobre 2014

Capitan Harlock: L'Arcadia della mia giovinezza | Waga seishun no Arcadia

In un lontano futuro, la guerra contro gli Umanoidi è perduta e la sottomissione dei terrestri totale. Harlock è un soldato stanco ma fiero che torna sul suo pianeta occupato. Vede città ormai in rovina e governanti corrotti che si sono venduti agli invasori. C’è ancora qualcuno tuttavia che combatte: Maya, la "voce" della resistenza; Zoll, il mercenario di Tokarga deciso a vendicare il suo popolo; Esmeralda, la misteriosa piratessa spaziale. E infine Tochiro, legato ad Harlock da un’amicizia che si trasmette da generazioni (numerosi i riferimenti alla Seconda Guerra Mondiale) e geniale costruttore di un’imponente astronave che porta il nome utopico di Arcadia. La battaglia per la libertà della Terra sta per iniziare. Il film narra le origini della saga di Capitan Harlock, il romantico pirata dello spazio creato da Leiji Matsumoto. Eroe anarchico, affascinante e solitario, Harlock emerge da una massa informe e omologata, lottando con tenacia coraggio. L’onore e lealtà sono i valori distintivi che lo rendono un cavaliere del futuro. L’universo fantascientifico ideato dalla mente del leggendario Leiji Matsumoto è ricco, il fumettista e animatore giapponese è autore oltre che del celebre Harlock, di Queen Emeraldas, La Regina dei Mille Anni,
di Galaxy Express 999 e della serie legata alla Corazzata Spaziale Yamato. I suoi tratti distintivi sono tragiche figure femminili delicate e slanciate, di rara bellezza (qui Maya ed Esmeralda) alternate a personaggi comici tozzi e grotteschi (Tochiro).
Le sue corazzate ricordano vere e proprie navi da guerra, sottomarini o antichi velieri che solcano gli infiniti spazi interstellari (l’Arcadia di Harlock ne è uno splendido esempio).

Capitan Harlock: L'Arcadia della mia giovinezza esce nelle sale solo il 15 ottobre in versione restaurata e con un nuovo doppiaggio. Perfetto dal punto di vista tecnico, molti sono i rimandi all’immaginario della coeva prima trilogia di Guerre Stellari, inclusa l’epica colonna sonora che dà forte impatto alle scene di battaglia. Un’animazione classica e senza tempo che riporterà agli anni dell’infanzia i quarantenni nostalgici ma capace di parlare anche alle nuove generazioni. (Central do Cinema)

sabato 4 ottobre 2014

Land di Masanobu Hiraoka

Minuti di puro colore, forme psichedeliche e delicate che si disfano l’una nell’altra. Tinte che fioriscono cullate da una musica lieve. Un mondo, quello di Masanobu Hiraoka, giovane e talentuoso animatore, che affascina lo spettatore e lo immerge in un’atmosfera di sogno. Land è un corto nato nel 2013 già premiato e presentato all’ultimo Milano Film Festival.
Masanobu Hiraoka si è diplomato alla scuola superiore Momoyama nel 2006, ha iniziato subito a lavorare senza però rinunciare alla sua ambizione: diventare un animatore.
Ha studiato da autodidatta e vive a Tokyo, dove lavora come freelance, producendo video musicali e pubblicità per clienti come Uniqlo, la nota azienda giapponese, tra le leader del mercato, che disegna, realizza e vende abbigliamento casual per uomo, donna e bambino. Le sue animazioni acquatiche, boschive, aeree, sportive... dipingono una realtà alternativa e incantevole e colpiscono per la fantasia sbrigliata.
Potete divertirvi a guardare i suoi lavori su vimeo,
qui il link di Land.