venerdì 7 marzo 2014

Pioniere del cinema giapponese

Registe ma prima di tutto donne. Un occhio al Giappone del passato attraverso lo sguardo di Sakane Tazuko e Tanaka Kinuyo, vere pioniere nella storia del cinema giapponese. Sakane Tazuko nasce nel 1904. Il padre, ricco uomo d’affari, da piccola la portava spesso al cinema, ed è così che nasce la sua passione per la settima arte.
All’età di 20 anni le organizzano un matrimonio con un medico ma divorzieranno presto e Tazuko invece di risposarsi si cerca un lavoro.
Si taglia i capelli corti e indossa abiti maschili per essere accettata in un mondo da sempre chiuso alle donne.


Inizia come assistente di Mizoguchi Kenji e il suo primo film da regista è del 1936 New Clothing (Hatsu Sugata).
Narra dell’ingenuo amore tra una giovane maiko (futura geisha) e un ragazzo destinato a divenire monaco buddista, si concluderà con la loro separazione.
Tanaka Kinuyo comincia invece la sua carriera come attrice e ottiene un ottimo successo. Il suo debutto dietro la macchina da presa avviene con Koibumi (Lettera d’amore), pellicola del 1953, presentata l’anno successivo al Festival di Cannes. Basato su una sceneggiatura di Kinoshita Keisuke - adattamento del romanzo omonimo di Niwa Fumio - Koibumi esplora le ferite della Seconda Guerra Mondiale, i limiti dell'amore e la necessità del perdono.
Mayumi Reikichi (Mori Masayuki, visto in Rashomon di Kurosawa e diretto tra gli altri anche da Mizoguchi) è un uomo triste e tormentato. Tornato dalla guerra va in cerca dell’amata Michiko (interpretata da Kuga Yoshiko), mai dimenticata. Ma la donna dopo un matrimonio combinato conclusosi con la morte prematura del marito pur vivendo ancora a Tokyo sembra svanita nel nulla. 
Reikichi, che prima della guerra lavorava come traduttore, trova allora un impiego come “scrittore” di lettere d’amore per conto di altri.

Comporrà i messaggi delle amanti giapponesi di funzionari e militari americani rientrati, dopo la fine delle ostilità, negli Stati Uniti.
Ma un giorno riconoscerà tra loro la “sua” Michiko e le sue idee sull’amore e sul senso etico verranno messe alla prova.
Nonostante il tono melodrammatico il film coglie bene l’atmosfera del tempo.
La carriera di regista costerà a Tanaka il legame con Mizoguchi, ne era stata musa e compagna per molti anni, lui espresse la sua forte contrarietà e arrivò a ostacolarla, lei non lo perdonò mai.

1 commento:

  1. Non pensavo che il Giappone nascondesse queste perle...
    Arigatou...
    Ilaria

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