sabato 1 febbraio 2014

Tokyo Vice di Jake Adelstein sbarca sul grande schermo

Tokyo Vice è la storia di Jake Adelstein, dal 1992 al 2005 cronista di nera per lo Yomiuri Shimbun, primo giornalista straniero a lavorare per il più grande quotidiano del Giappone (un po’ come se un giapponese in Italia entrasse al Corriere della Sera). Dal 2005 al 2007 Adelstein diviene investigatore capo del dipartimento di Stato americano e responsabile di una maxi inchiesta sul traffico di donne nel Sol Levante.
Il libro è un’analisi rigorosa sul crimine organizzato giapponese, tra estorsioni, sfruttamento della prostituzione, collusioni con la politica. E il resoconto delle indagini che hanno portato Adelstein a scontrarsi con uno dei più grandi boss della yakuza e a rischiare la vita (entrerà per più di un anno nel programma protezione testimoni).

Tokyo Vice è un documento indispensabile per comprendere la faccia oscura del Giappone, ma anche per penetrare nei meccanismi più nascosti del crimine, e scoprire che gli strumenti utilizzati dalle mafie si assomigliano, in ogni parte del mondo. Le vicende di Adelstein diventano adesso un film.
La lavorazione inizierà nel 2015 con Daniel Radcliffe nel ruolo del giornalista. L’attore inglese sta prendendo il volo e togliendosi di dosso gli ormai scomodi panni del maghetto Harry Potter. È stato un giovane avvocato in lutto nel britannico The Woman in Black; il poeta beat Allen Ginsberg in Kill Your Darlings; protagonista di Horns, adattamento cinematografico del romanzo La vendetta del diavolo scritto dal figlio di Stephen King. Dopo la commedia romantica The F Word, sta girando una nuova versione del classico horror uscito dalla penna di Mary Shelley. Ha il ruolo di Igor, assistente del dottor Frankenstein (interpretato da James McAvoy). Ha avuto vari ruoli in film per la tv e fiction. Si è esibito a teatro in diversi lavori tra i quali l’opera di Peter Shaffer, Equus dove si narra la storia di uno psichiatra che tenta di curare un ragazzo con un'attrazione patologica per i cavalli. Fecero scandalo il suo nudo integrale e una scena simbolica a cavallo nella quale mimava un atto sessuale.

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