
il suo aspetto delicato e sensibile lo ha reso uno degli attori più popolari e richiesti in Giappone. Ichikawa Ebizō XI: erede della celebre dinastia di interpreti di teatro kabuki, è stato coinvolto in una rissa in un locale notturno della capitale e tenuto a lungo lontano dalle scene. Il codice morale di questi clan è molto rigido. E Yakusho Kōji nei panni del malvagio intendente. Remake del film del 1962 di Masaki Kobayashi, vincitore del Premio Speciale della Giuria al Festival di Cannes nel 1963, Ichimei è stato il primo 3D a sfilare sulla Croisette.
Splendida colonna sonora firmata da Ryūichi Sakamoto.
Una bella storia di sofferenza, sacrificio e vendetta che scorrendo si carica di peso emotivo. Un melodramma familiare che offre momenti di grazia come la pioggia che lentamente si trasforma in neve mano a mano che cresce la tensione e la lotta del guerriero diviene la battaglia di un uomo solo contro tutti. Un film che ricorda il samurai del crepuscolo di Yamada Yōji, combattenti perché quello è il loro destino, simbolo di un’epoca in cui i guerrieri svaniscono uno ad uno come ombre.
Ichimei mi manca. Ma è uscito in Italia?
RispondiEliminaGrazie.
Ilaria
Ancora no... Ma Miike, ad essere onesti, è un regista molto prolifico... Non è facile seguirlo!
RispondiEliminaUn saluto!