sabato 22 novembre 2014

The Land of Hope - Kibō no Kuni

The Land of Hope, pellicola del 2012 diretta da Sono Sion, è stata la prima girata dopo il disastro nucleare di Fukushima. Siamo in un futuro non lontano, in un immaginario villaggio rurale giapponese nella prefettura di Nagashima (il nome è una fusione tra Nagasaki e Hiroshima) e un tremendo terremoto danneggia pesantemente la vicina centrale nucleare. Una parte della popolazione viene evacuata dalle autorità, una parte resta. Due famiglie, vicine di casa, gli Ono e i Suzuki subiscono una sorte diversa.
Gli Ono vengono abbandonati al loro destino perché la loro casa sorge in una zona inizialmente ritenuta “sicura”, l’altra famiglia deve abbandonare la casa. Ma l’anziano padre Yasuhiko Ono convince il figlio Yoichi e la nuora Izumi, in attesa di un bimbo, a fuggire il più lontano possibile. Il loro desiderio di sopravvivenza darà al film l’unica scintilla di speranza. La normalità spezzata, le menzogne di un governo che minimizza l’entità del pericolo, famiglie frantumate e divise, la forza di un popolo capace nonostante tutto di rialzarsi e guardare alla vita con coraggio sono i temi portanti del film.
Momenti colmi di lirismo sottolineati dalla Sinfonia n.10 di Gustav Mahler come il fuoco che divora e purifica e i passi nella neve verso il futuro.
Un’opera matura e completa che dopo l’amarezza di Himizu sposta l’attenzione dalle giovani generazioni alla famiglia, che diviene nucleo e simbolo positivo di un intero popolo.

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