domenica 3 agosto 2014

Tarda primavera - Banshun

Film del 1949 diretto dal maestro giapponese Ozu Yasujirō. Un uomo rimasto vedovo vorrebbe che la figlia Noriko, ormai ventisettenne, si sposasse, teme che possa essere derisa in una società conservatrice e tradizionalista come quella del Giappone post-bellico. Noriko, da parte sua, rifiuta l’idea. È felice di vivere con il padre, sa che l’uomo ha bisogno di qualcuno che si prenda cura di lui e di aiuto per gestire la casa. Il rispetto che la ragazza nutre per il padre va oltre le convenzioni, è una devozione profonda e radicata. Ma una zia invadente interviene e crea le condizioni che porteranno al matrimonio della ragazza. La trama, tratta dal romanzo Padre e figlia di Hirotsu Kazuo, è un susseguirsi di piccoli episodi e momenti di vita quotidiana che nascondono una profonda simbologia e un vissuto di sentimenti. I personaggi stessi sono ordinari: il professor Somiya, il padre vedovo, perfettamente interpretato da Chishû Ryû e la dolce figlia Noriko, Hara Setsuko, attrice preferita di Ozu. Una pellicola nuda ed essenziale, raffinata e commovente, fatta di rassegnazione e accettazione del proprio destino, di conflitti sopiti in una perfezione formale. Tarda Primavera compone, insieme a Il tempo del raccolto del grano (del 1951) e a Viaggio a Tokyo (del 1953), la cosiddetta “trilogia di Noriko”, tutti con protagonista una giovane di nome Noriko (interpretata sempre da Hara Setsuko) alle prese con una vita solitaria nel Giappone del dopoguerra. Anni dopo Ozu realizzerà Tardo autunno, trama simile, considerato dallo stesso regista una variazione sul tema.

1 commento:

  1. ozu è il mio regista giapponese preferito... delicato e malinconico ma profondo...
    ilaria

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