venerdì 13 settembre 2013

Il Giappone visto da fuori: Pacific Rim e Wolverine: L'immortale

Sugli schermi italiani sono passati entrambi a luglio. In Giappone il primo ad agosto il secondo a settembre. Pacific Rim, firmato dall’acclamato regista Guillermo del Toro, pura adrenalina science-fiction. E la nuova avventura di Wolverine, questa volta ambientata nella terra del Sol Levante, dove l’eroe romantico tutto muscoli è diretto da James Mangold.
In Pacific Rim legioni di mostruose creature aliene, note come Kaiju (dal giapponese mostro gigantesco), sorgono dagli abissi del mare, scatenando una guerra che coinvolgerà milioni di esseri viventi, consumando le risorse della Terra per secoli a venire. Per combatterli viene ideata un’arma speciale: enormi robot chiamati Jaegers (dal tedesco cacciatore), controllati da due piloti le cui menti sono legate da un ponte neuronale.
Ma anche gli Jaegers sembrano inefficaci contro gli spietati Kaiju. L’umanità, ormai sull’orlo del baratro, si affida allora a due eroi, un ex pilota americano (interpretato da Charlie Hunnam, nella realtà attore di origine inglese) e una recluta alle prime armi (la fragile ma tosta giapponesina Rinko Kikuchi - già candidata al premio Oscar come migliore attrice non protagonista nel 2006 per Babel). Insieme, sono l’unica speranza contro l’imminente apocalisse. Nell’alleanza del titolo (a questo allude Pacific Rim che sta per l'insieme degli Stati e territori le cui coste affacciano sull’Oceano Pacifico) muoiono russi e cinesi mentre Giappone e Usa (personificati dai due protagonisti) si innamorano, conducendo gli esseri umani verso la salvezza... Parabola futuristica?
Il secondo capitolo dello spin-off della serie degli X-Men Wolverine: L'immortale parte nientemeno che da Nagasaki dove il nostro eroe salva un soldato dall’orrore dell’esplosione e grazie al suo infinito potere rigenerante esce intatto dagli effetti del nucleare. Anni dopo l’uomo, divenuto un ricchissimo imprenditore e ormai in punto di morte, vuole ripagare l’immenso debito contratto.
Ma il senso di gratitudine in lui sembra distorto e l’unico desiderio che pare avere è appropriarsi delle immense capacità di Wolverine e divenire così immortale. La luna di miele nippo-americana procede a gonfie vele e il supereroe dei fumetti della Marvel Comics in trasferta giapponese combatte la yakuza muovendosi buffamente come un gigantesco animale in una cristalliera.
A digiuno dell’etichetta orientale, pianta le bacchette nelle ciotole di riso, non si vuole inchinare di fronte alle nuove conoscenze, ignora che cosa sia un love hotel, si toglie i proiettili dal petto in un mare di sangue nei bagni igienicamente perfetti di un treno proiettile! Ma è già pronta la principessa di turno - la pallida e sottilissima ereditiera Tao Okamoto, scesa dalle passerelle per darsi al cinema - che ammansirà e addestrerà la bestia feroce. Parata di star giapponesi e coreane, Hiroyuki Sanada in testa. Gran bei combattimenti, specialmente quelli che coinvolgono Rila Fukushima, nelle vesti di Yukio, mutante rosso crinita e veggente, letale assassina del clan Yashida.


1 commento:

  1. Visti entrambi!!
    Per una volta non mi sento lasciata indietro!
    Ilaria

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