sabato 10 agosto 2013

Tampopo - Spaghetti Western in brodo nipponico

Tampopo è un ironico e divertente spaghetti western anni ’80, scritto e diretto da Itami Jūzō. Goro e Gun sono due camionisti in viaggio, stanchi e affamati vedono l’insegna di un locale e si fermano per gustare una scodella di ramen, le tipiche tagliatelle servite in brodo. Il piccolo ristorante è gestito da Tampopo, vedova con un bambino, cuoca alle prime armi, e infestato dai gangster del quartiere. Goro si lancia nella rissa per difendere la donna e il giorno dopo si risveglia nella sua casa. Tampopo a quel punto gli chiede aiuto per rilanciare il locale nel quale, dalla morte del marito, i clienti scarseggiano. L’uomo decide di darle una mano e tra vagabondi, esperti di ramen e dubbi arredatori pian piano attorno a loro si forma una bizzarra squadra con l’obiettivo creare un ristorante ideale e insegnare alla donna a cucinare un ramen perfetto... La pellicola vede Yamazaki Tsutomu (volto celebre in Giappone), un giovanissimo Watanabe Ken (sarà lui L’ultimo samurai), Yakusho Kōji l’elegante ballerino di Shall We Dance? (nel ruolo che nel remake hollywoodiano verrà affidato a Richard Gere) qui l'uomo in bianco e Miyamoto Nobuko, moglie del regista, nei panni della stessa Tampopo. Intro incantevole e fulminante, inno al cinema e al buon cibo. Bellissima la scena in cui il vagabondo entra di nascosto nella cucina di un ristorante, per preparare un omelette al bambino, omaggio al cinema del grande Charlot. Itami, è stato un attore e regista giapponese, figlio d’arte - il padre regista e sceneggiatore, era noto negli anni ‘30. I suoi film, tutti da lui scritti e diretti, erano satire che spesso prendevano di mira la yakuza, che mal digeriva i suoi sarcastici attacchi e lo sfregiò a rasoiate. Ricordiamo due titoli Il funerale - Osōshiki (del 1984) in cui Itami irride la rigida ritualità nipponica legata alle esequie e A Taxing Woman - Marusa no onna (del 1987) che narra le avventure di un’esattrice delle tasse. Nel dicembre del 1997 l’uomo morì suicida lanciandosi dall'8° piano del palazzo dove aveva l'ufficio dopo essere stato coinvolto in uno scandalo sessuale. La stampa era venuta in possesso di alcune foto che lo ritraevano insieme ad una giovane donna. Lasciò una lettera nella quale si dichiarava innocente. I fatti non sono mai stati chiariti ma secondo alcune fonti dietro alla sua morte ci sarebbe la mano della mafia giapponese.

2 commenti:

  1. L'avevo visto molti anni fa e mi è rimasto un bel ricordo, adesso sono curioso di vedere gli altri suoi lavori...
    Grazie!
    Giovanni - Verona

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  2. Una serie di scene memorabili!! Anche quella dell'uovo è pazzesca!

    https://www.youtube.com/watch?v=NqA-mP0MhZg

    Ilaria

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