domenica 4 agosto 2013

Confessions – Delitto e castigo

Moriguchi (straordinaria Matsu Takako), insegnante delle medie e madre single, ha deciso di lasciare il suo lavoro. È l’ultimo giorno di scuola prima delle vacanze di primavera e la donna non tenta di mantenere l’ordine in aula ma tra il vociare dei ragazzini, impegnati a chiacchierare, mandarsi messaggi e scherzare, sola e determinata, pronuncia il suo discorso d’addio: la sua dichiarazione d’intenti, il suo piano di riscatto. Parla in modo pacato e preciso ricostruendo gli eventi che hanno portato alla morte della sua bambina. Qualche tempo prima la piccola è stata trovata a faccia in giù nella piscina della scuola. La polizia ha archiviato il fatto come incidente ma Moriguchi è convinta che le cose siano andate diversamente e pazientemente ha ricomposto il mosaico smascherando gli assassini: due ragazzini tredicenni, suoi studenti, che hanno ucciso per noia e crudeltà, per il desiderio di emergere ed essere notati. Sa che la legge giapponese li protegge a causa dell’età, la Lady Vendetta dunque, glaciale e implacabile, scatenerà il suo castigo e i suoi atti sottili e malefici saranno la miccia che innescherà una serie di eventi irreversibili. Ancora un’ambientazione scolastica per una vicenda, Confessions (tratta dall'omonimo romanzo di Minato Kanae), in cui sotto processo sono anche la famiglia e i media. Non esistono catarsi o redenzione in questo horror, cupo e melodrammatico, esteticamente raffinato, ma solo una spirale di dolore, infi­nito e inconsolabile, sottolineata dalle note di Last Flowers dei Radiohead. Nakashima Tetsuya è conosciuto fuori dal Giappone per i suoi film fantasiosi e colorati. Kamikaze Girls, una commedia in cui si narra la storia di una tenera lolita che incontra una ragazza-maschiaccio con la quale intesse un’amicizia combattuta ma sincera e Memories of Matsuko, favola moderna alla Amélie, mix di animazione, di ritmati siparietti musicali e di geniali trovate all’insegna di una fantasia buffa e stralunata. In patria è considerato un genio per il suo stile unico capace di mescolare immagini energiche, a tratti surreali, ad emozioni forti e burrascose. In Confessions forse eccede in un narcisismo talvolta ripetitivo e fine a se stesso ma vi sono picchi di perfezione che valgono davvero la visione della pellicola.

2 commenti:

  1. L'ho visto al cinema in Italia lo scorso maggio (due anni dopo l'uscita internazionale!) l'ho trovato impressionante e ben fatto. Attendo con ansia un nuovo film del regista di Fukuoka!
    Ilaria

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  2. I loved this movie...
    Lucy

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